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Mese: Settembre 2020 Page 2 of 5

RESTIAMO UMANI

Giorni fa Moria, il campo profughi più grande d’Europa, è andato distrutto in un incendio di immani proporzioni. 13 mila persone, sono finite in strada, dopo essere scampate alla guerra siriana, dopo aver perso tutto. Immaginiamo per un istante di non essere sdraiati sui nostri divani o sui nostri giacigli morbidi ma di essere la madre o il padre del bambino della foto. Immaginiamo che quel bimbo sia il nostro bimbo che nel suo pigiamino colorato dorme beato tra le lenzuola fresche e profumate di bucato che abbiamo stirato alla perfezione per lui. Quanto dolore saremmo capaci di sopportare? Quanto vorremmo consolarlo e avere superpoteri per portarlo lontano da tutto ciò che sta patendo, non per sua colpa, nemmeno per la nostra, che non abbiamo scelto di nascere in un paese di guerra, dove qualcuno un giorno ha deciso che non eravamo più uomini ma bersagli e pedine nelle mani di potere, interessi, fanatismo e di giochi politici. Noi non lo volevamo. Volevamo solo vivere sereni nelle nostre case, con le poche cose che avevamo ma che ci erano familiari. Ci hanno bombardati, hanno distrutto e cancellato le nostre storie, abbiamo perso le nostre radici, e siamo qui, dove stavamo cercando di ritrovare fiducia nell’uomo, nella gente, nel prossimo. Dove cercavamo di trovare un futuro, per noi e per questo nostro figlio. Abbiamo cercato di cancellare dai suoi occhi il fuoco delle esplosioni e le immagini della devastazione, ci illudavamo di poterlo fare, ma no, rieccole, riecco gli incubi che ritornano. Ed hanno gli occhi della morte, che ci insegue, ovunque, riecco il nemico che non ci dà tregua, che non conosce pietà né compassione. E vorremmo asciugarti le lacrime, figlio, ma non ne siamo capaci. Qualcuno forse potrebbe, ma non fa. In Europa cercavamo fratelli, nell’Europa cercavamo speranza. Ora, Europa, sei pure tu carnefice, pure tu ci hai maledetti. Cos’altro possiamo invocare? Non siamo forse anche noi Uomini?

SENZA RADICI di Antonella Pederiva (Anima d’aquila 2017)- L’angolo della Poesia

Come una foglia
secco
stringendo il tenue ramo
che sotto il vento
oscilla
e m’ingiallisce
il gelo
Nata senza radici
linfa vitale anelo
sopra l’avida terra
Sola Sospesa Sto

Aforismi e Pensieri di Antonella Pederiva

L’Uomo onesto si vede anche e soprattutto nelle piccole cose. Se perdono a mio figlio il furto di una caramella, se soprassiedo, se chiudo un occhio, egli si vedrà approvato ed autorizzato ad essere disonesto. L’integrità di una persona si misura dalla capacità di rinunciare anche ai sottilissimi e innocui imbrogli….

SENZA RADICI di Antonella Pederiva (Anima d’aquila 2017) – l’angolo della poesia –

Come una foglia
secco
stringendo il tenue ramo
che sotto il vento
oscilla
e m’ingiallisce
il gelo
Nata senza radici
linfa vitale anelo
sopra l’avida terra
Sola Sospesa Sto

RESTIAMO UMANI. pillole di attualita’ – L’opinione di antonella pederiva

Immaginiamo per un istante di non essere sdraiati sui nostri divani o sui nostri giacigli morbidi ma di essere la madre o il padre del bambino della foto. Immaginiamo che quel bimbo sia il nostro bimbo che nel suo pigiamino colorato dorme beato tra le lenzuola fresche e profumate di bucato che abbiamo stirato alla perfezione per lui. Quanto dolore saremmo capaci di sopportare? Quanto vorremmo consolarlo e avere superpoteri per portarlo lontano da tutto ciò che sta patendo, non per sua colpa, nemmeno per la nostra, che non abbiamo scelto di nascere in un paese di guerra, dove qualcuno un giorno ha deciso che non eravamo più uomini ma bersagli e pedine nelle mani di potere, interessi, fanatismo e di giochi politici. Noi non lo volevamo. Volevamo solo vivere sereni nelle nostre case, con le poche cose che avevamo ma che ci erano familiari. Ci hanno bombardati, hanno distrutto e cancellato le nostre storie, abbiamo perso le nostre radici, e siamo qui, dove stavamo cercando di ritrovare fiducia nell’uomo, nella gente, nel prossimo. Dove cercavamo di trovare un futuro, per noi e per questo nostro figlio. Abbiamo cercato di cancellare dai suoi occhi il fuoco delle esplosioni e le immagini della devastazione, ci illudavamo di poterlo fare, ma no, rieccole, riecco gli incubi che ritornano. Ed hanno gli occhi della morte, che ci insegue, ovunque, riecco il nemico che non ci dà tregua, che non conosce pietà né compassione. E vorremmo asciugarti le lacrime, figlio, ma non ne siamo capaci. Qualcuno forse potrebbe, ma non fa. In Europa cercavamo fratelli, nell’Europa cercavamo speranza. Ora, Europa, sei pure tu carnefice, pure tu ci hai maledetti. Cos’altro possiamo invocare? Non siamo forse anche noi Uomini?

HOMO SAPIENS STASERA IN CONCERTO A CASALGUIDI

https://www.facebook.com/marco.bartolomei.50/videos/2201369320097449/

SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA, 24 E 25 SETTEMBRE… di antonella pederiva

 Ottimo! Bellissimo inizio. Mobilitiamoci. Per giusta causa, certo, per giustissima causa. Peccato che per mobilitarsi servano ancora assembramenti in piazza, che saranno sicuramente nel rispetto delle norme Covid, ma, sempre assembramenti sono. D’altronde siamo stati ormai abituati, dalla politica in primis, a queste contraddizioni. Le lezioni sono iniziate da poco, e, come era prevedibile, tutti i discorsi estivi non sono serviti a nulla. Cosa vuoi cambiare se non hai né basi né fondamenta? Banchi sì, banchi no, mascherine, termometri, un grande calderone di argomenti che, inevitabilmente, potevano solo cucinare una minestra stantìa, come stantìa è, da anni e decenni, l’istituzione scolastica italiana. Poteva essere questo l’anno delle riforme? In piena emergenza Covid? Le pecche del passato era logico rimanessero, l’incuria i tagli di anni non si possono ricucire in qualche mese. Si inizia, come sempre, senza organico, senza certezze, senza soluzioni, se non quelle lasciate alla responsabilità dei singoli e dei presidi e insegnanti seri e consapevoli del loro fondamentale ruolo nella formazione delle menti. Responsabilità che dovrebbero essere, prima di tutto, dei genitori, che dovrebbero avere, per primi, il senso critico e civico d’esempio per i loro figli. Sono sotto gli occhi di tutti, gli assembramenti anche degli studenti, appena fuori dalle porte degli istituti. Un atteggiamento che stride con le regole interne, per necessità di spazi, assolutamente, ugualmente, insoddisfacenti a contrastare la diffusione del virus. Contestiamo! È democratico e giusto. Sono anni che lo facciamo e che gridiamo. Forse troppo piano, forse senza convinzione e con i giusti mezzi, forse con troppa rassegnazione

SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA, 24 E 25 SETTEMBRE 2020…di antonella pederiva

 Ottimo! Bellissimo inizio. Mobilitiamoci. Per giusta causa, certo, per giustissima causa. Peccato che per mobilitarsi servano ancora assembramenti in piazza, che saranno sicuramente nel rispetto delle norme Covid, ma, sempre assembramenti sono. D’altronde siamo stati ormai abituati, dalla politica in primis, a queste contraddizioni. Le lezioni sono iniziate da poco, e, come era prevedibile, tutti i discorsi estivi non sono serviti a nulla. Cosa vuoi cambiare se non hai né basi né fondamenta? Banchi sì, banchi no, mascherine, termometri, un grande calderone di argomenti che, inevitabilmente, potevano solo cucinare una minestra stantìa, come stantìa è, da anni e decenni, l’istituzione scolastica italiana. Poteva essere questo l’anno delle riforme? In piena emergenza Covid? Le pecche del passato era logico rimanessero, l’incuria i tagli di anni non si possono ricucire in qualche mese. Si inizia, come sempre, senza organico, senza certezze, senza soluzioni, se non quelle lasciate alla responsabilità dei singoli e dei presidi e insegnanti seri e consapevoli del loro fondamentale ruolo nella formazione delle menti. Responsabilità che dovrebbero essere, prima di tutto, dei genitori, che dovrebbero avere, per primi, il senso critico e civico d’esempio per i loro figli. Sono sotto gli occhi di tutti, gli assembramenti anche degli studenti, appena fuori dalle porte degli istituti. Un atteggiamento che stride con le regole interne, per necessità di spazi, assolutamente, ugualmente, insoddisfacenti a contrastare la diffusione del virus. Contestiamo! È democratico e giusto. Sono anni che lo facciamo e che gridiamo. Forse troppo piano, forse senza convinzione e con i giusti mezzi, forse con troppa rassegnazione.

 

 

 

Fine della conversazione in chat

Un anno fa. E “Fiore di Loto” nacque – poesia di antonella pederiva –

Un anno fa. E “Fiore di Loto” nacque. Ora, dopo il lungo lavoro di stesura, guarda sornione dagli scaffali delle librerie verso i lettori. A volte gli prende la malinconia, vorrebbe avere voce e dire “sono qua, non passare oltre, non ignorarmi”. Com’è triste, a volte, la sua vita! Egli sa di avere un’anima ricca di sentimento, di poter dare tanto, di avere tanto da dire e da trasmettere ma ha solo versi racchiusi dietro ad un nome, una copertina. Vicino a lui i romanzi ridono, baldanzosi e ridondanti di parole, spesso lo prendono in giro e lo canzonano: “Hai voluto la bicicletta? E ora pedala! Potevi ribellarti ed esigere più verbi, più congiunzioni, più articoli, più avverbi, più modi e tempi composti, più virgole, più punti. Potevi protestare perché volevi essere suddiviso in paragrafi, in capitoli. No. Lui ha voluto essere poesia”.

PARLANDO DI ODIO. PARLANDO D’AMORE – aforismi & pensieri di antonella pederiva.

 L’odio non cessa con l’odio, in nessun tempo. L’odio cessa con l’amore: questa è la legge eterna (Buddha). Ogni anima che vola via in modo violento, lascia dietro di sé cuori straziati e vite che non saranno mai più le stesse. Cicatrici aperte che sanguinano copiosamente. L’odio non si combatte con l’odio ma nemmeno con l’indifferenza. Nemmeno con la rassegnazione. Il cancro non va sottovalutato. Il cancro va combattuto, estirpato. Va fermato, affinché non attecchi, non proliferi, non si espanda. Ogni attacco alla nostra umanità, ogni morte violenta ha un peso sulla coscienza di qualcuno, pesa sulla coscienza di molti. Pesa perché siamo noi a costruire il mondo dell’odio, con i nostri comportamenti, con i nostri rancori, con il nostro insito desiderio di vendetta. Mai come ora c’è bisogno di coscienza, di anime pulite che si adoperino per costruire un mondo diverso, fondato su valori “buoni”. E l’opera deve iniziare dalle fondamenta, da un’educazione basata sull’insegnamento dell’empatia e del rispetto. Il futuro è nelle mani di chi cresce, di chi insegna, di chi con l’esempio educa. (Antonella Pederiva emmeavideopoetry.it)

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