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Mese: Settembre 2020 Page 1 of 5

STRADE … aforismi e pensieri di antonella pederiva

Non è detto che la strada più semplice e sicura sia proprio quella che ci rende felici. Per varcare la frontiera possiamo scegliere l’autostrada, guardare avanti nella stessa direzione per chilometri e chilometri, macinare asfalto respirando i fumi delle altre auto, insieme ai tanti che hanno deciso di correre veloci e anonimi nella nostra stessa direzione. Oppure possiamo decidere d’imboccare il passo. Strada tortuosa e con curve secche, senza alcun dubbio più pericolosa. Alti precipizi, sicura vertigine. Paesaggi estesi, laghi azzurri e prati. Aria frizzante. Respiri ampi. E pochi arditi che come noi scelgono il cielo.

fonte foto /web

Gli Occhi e i sentimenti … aforismi e pensieri di antonella pederiva

È negl’occhi che i sentimenti trovano la loro casa; gioia, tristezza, dolore, rabbia, risentimento, vergogna, pudore, rassegnazione, paura, rimorso, odio, soddisfazione, orgoglio, stima, invidia, gelosia, compassione, malinconia, serenità. E dolcezza. E amore.
Nella foto: La pazienza e l’attesa.

fonte foto / Elena T.

PREMIO POESIA ad Antonella Pederiva – Rossano Veneto premia le sue eccellenze.

Tra tutti i riconoscimenti, credo che quello che ti tributa il tuo paese sia il più importante- Cosi’ scrive Antonella Pederiva,( poeta, scrittrice, New Citizen Journalist Y.R. Corriere Della Sera ) sul profilo facebook — Ringrazio il mio sindaco, Morena Martini, l’assessore alla cultura, Marco Zonta, gli assessori e consiglieri tutti , il deputato Germano Racchella, membro dal 2018 della VII Commissione cultura, scienza e istruzione, ONORATA.

foto / marcobartolomei

La poesia mi venne a cercare…. POESIA di antonella pederiva

E un giorno lontano, ero ancora bambina, la poesia mi venne a cercare.

POESIA di Antonella Pederiva

fonte foto / web

Là dove affondai
i miei pensieri
mi venisti a prendere,
notte,
foriera di messaggi
e di parole
che trasudano
da questi umidi muri.
Si muovono silenziosi
gli spiriti della notte,
non fanno rumore
per non destar chi dorme.
Non dorme mai il poeta
perché il silenzio ruba
tutti i segreti al vento
e tutto intorno parla;
parlano i ricordi,
gli oggetti, i pavimenti
e i vuoti si riempiono
di immagini e di versi
che stanchi si riposano
su questa carta bianca.

Sogni …pensieri e aforismi di antonella pederiva

fonte foto / web

Acqua e Olio, nati per non star vicini…. pensieri e aforismi i antonella pederiva

Ci sono sostanze che mescolate insieme generano calore, altre che si infiammano, altre che diventano tossiche. Soluzioni che insieme diventano una sola. E alcune come l’acqua e l’olio che puoi costringere per sempre a star vicine ma che non si amalgameranno mai.

Ogni giorno un foglio bianco… – aforismi e pensieri – di antonella pederiva

. Le parole si scrivono da sole, attimo per attimo. Parlano di gioia, parlano di tristezza, di dolore e di malinconia, di sofferenza o di malattia. Parlano d’amore. A volte condiviso, a volte immaginato, a volte abbandonato. A seconda dell’umore cambia la grafia. Cambiano i margini e l’impostazione. Cambia la forma. Cambia la trama. Cambia il finale……
(Antonella Pederiva Emmeavideopoetry.it)

NOMADI IN CONCERTO A CEREA (VERONA) domani 26 sett. 2020

HOMO SAPIENS : Migliaia di Visualizzazioni sui Socialnetwork ..commento di marco bartolomei

https://www.facebook.com/marco.bartolomei.50/videos/2740608819506827/

SCUOLA. QUALE FUTURO? attualità – di antonella pederiva –

Veneto. Ad una settimana dall’apertura della scuola, cattedre vuote (tra tutte, 326 cattedre di posto comune nelle scuole primarie di Padova e più di 300 in quelle di Treviso), irregolarità di punteggi e di procedure e nessuna risposta degli Uffici Scolastici Provinciali. Queste sono ancora oggi, anno solare 2020, le modalità di accesso all’insegnamento nella Scuola italiana. Dovremmo tutti vestirci a lutto ed abbassare le bandiere a mezz’asta. Ogni anno si celebra il funerale della cultura e del sapere, ogni anno rinunciamo ad uno dei cardini della società civile, il diritto all’istruzione. Già, perché non basta mandare i propri figli a scuola, non basta vederli entrare in un edificio scolastico (peraltro spesso scadente dal punto di vista strutturale, ma stendiamo un velo pietoso). Non basta. Gli studenti hanno diritto a trovare, già dal primo giorno, l’insegnante in cattedra, cosa quasi mai scontata. E cosa ancora più fondamentale, trovare un insegnante competente e preparato. Altra cosa per niente scontata. Si insegna solo ciò che si sa. Se non si sa non si può insegnare. E quanti maestri e professori siedono in cattedra senza sapere? Senza sapere la materia per cui sono chiamati, prima di tutto, e poi senza sapere come insegnare. Non è possibile affidarsi ancora, nell’anno 2020, all’improvvisazione. Non è possibile interfacciarsi ancora con professori di francese che non sanno il francese, con professori di inglese con pronunce maccheroniche e termini raffazzonati alla meglio, professori di matematica presi in prestito dalle scienze, professori di lettere che, ad essere magnanimi, le lettere dovrebbero solo imbucarle. La Scuola, così come continua ad essere concepita, ha fallito, ha rinunciato al suo ruolo, su basi di cartapesta si formano solo uomini di cartapesta.

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